Posso dare il benvenuto con un grande sorriso sornione a tutti coloro che non hanno seguito i quarti di finale del PG Nationals credendo che sarebbero state a senso unico. Come avrete capito, nessuna partita è scontata e la top 4 sta per mostrarcelo nuovamente.

Sparks Esports contro OutPlayed.

Samsung Morning Stars contro Qlash Forge.

Tenetevi forte.

Cinque contro cinque: SPK vs OP

Avreste voluto vedere cinque partite tra le due squadre più aggressive del PG Nationals, Cyberground e Sparks? Esatto, anche io. Ma non gli OutPlayed, che messi alle strette tirano fuori la stoffa del campione e mettono il piede in mezzo alla porta: noi non ce ne andiamo adesso.

Quella che ci attende non è però una serie meno emozionante rispetto a quella dei pronostici: infatti entrambe le squadre adorano i grandi raduni, possibilmente accompagnati da larghi spargimenti di sangue e uccisioni multiple, seppure in modi profondamente diversi.

I cervelli più svegli ricordano sicuramente l’appellativo dato agli Sparks dai casters del PG Nationals: Happy Tree Friends. Non importa come, non importa dove, se una squadra si trova sulla Landa con loro, probabilmente finirà in un genocidio. Lascio qui solo un paio di numeri: 21.5 uccisioni per partita (in media) e 2469 danni al minuto. Anche solo il confronto con i secondi in entrambe le statistiche (proprio i Cyberground) fa impallidire: 17.6 e 2197, un abisso di differenza. Tutto parte dall’early game, in cui gli Sparks iniziano a raccogliere kill su kill senza lasciare il tempo di reagire ai loro avversari. Un po’ come Pyke con la sua lista; possiamo chiamarli S-Pyke-s? Questo si traduce inevitabilmente in vantaggi di oro ed esperienza che travolge la squadra nemica, rendendo ogni tentativo di rientrare in partita fallimentare in partenza.

Gli OutPlayed, dall’altro lato, sono la versione diesel degli Sparks. Durante il campionato e ancor di più contro i Cyberground le loro fasi di corsia non hanno impressionato, spesso mettendoli in posizioni assai difficili. Ma i ritrovati Lars Chrisberg Christiansen e Mattia DrMatt Fazzalaro si ergono come redentori nelle teamfight di fine partita, spesso con giocate cruciali che permettono agli OP di colmare il divario dell’early game.

Che si fighti presto, che si fighti tardi, di una cosa posso darvi la certezza: si fighterà tantissimo.

Faceoff: Cospect vs DrMatt

Uno dei testa a testa da non perdere è senza dubbio la mid lane: DrMatt affronterà il rigenerato Nikita Librid Frunza, uno dei migliori giocatori del PG Nationals. Tuttavia il Dottore non si scompone: “[Librid, Vrow e MakeItBetter] sono sicuramente validi midlaner, mi ha sorpreso MakeItBetter e vorrei rigiocarci contro in finale. Invece penso che Librid, nonostante sia bravo, non sia al livello nostro. [Gli Sparks] sono un ottimo team, ma la mid non è il loro punto forte.”. Sugli obiettivi degli OP, DrMatt prosegue: “Sarebbe bella un’altra finale contro i Forge, soprattutto per beccare Demon. Abbiamo avuto tante difficoltà e tanti problemi mentre gli altri team si sono quasi tutti rafforzati. Ma penso che ora come ora possiamo sognare anche la finale.”.

Risponde dall’alto del secondo posto il support Janar Cospect Mändsalu: “[Sia CGG che OP] hanno buoni giocatori e sono migliorati ultimamente, ma mancano in coordinazione. Ma dopotutto non mi interessa contro chi giochiamo, so che possiamo battere ogni squadra del PG Nationals.”. Cospect non teme il matchup contro Luca Brizz Brizzante, uno dei migliori support dello stivale (nonostante lo split sottotono). “Prima di arrivare in Italia non conoscevo il livello dei giocatori. […] Non ho particolari pensieri riguardo al matchup, ma sono sicuro che in questo torneo non c’è botlane migliore di me ed Endz.”

Orologi differenti: Q4G vs SMS

Forse per colpa della Relatività Generale che studio in questi giorni, la seconda semifinale non può non suggerirmi il paragone di queste due squadre con il famoso film Interstellar. Per chi non l’ha visto, i protagonisti si dirigono verso un pianeta sulla cui superficie il tempo passa sette volte più lentamente; tornati in orbita, il loro compagno è invecchiato sette volte più in fretta.

Nulla di più calzante per Qlash Forge e Samsung Morning Stars. I primi, sulla superficie, giocano in modo lento e paziente, senza mai lasciare aperture e chiudendo in modo pulito e metodico. I secondi, in orbita, veloci e impietosi, non aspettano errori degli avversari ma creano le loro stesse opportunità quando e come vogliono. Il risultato? Sette minuti di differenza nel tempo medio di gioco, con i Q4G che in media chiudono al 37esimo minuto e i SMS al 30esimo.

Questo si riflette su due importanti statistiche di gioco. I Qlash Forge, conoscendo le proprie tendenze, amano dirigersi verso draghi e baroni (rispettivamente 3.07 e 1.07 per partita). Per fare ciò sacrificano però le fasi iniziali, in cui i SMS hanno un ampio vantaggio nel testa a testa: ben 978 oro di differenza al 15esimo, contro i 426 dei Q4G; quasi il doppio.

Questo crea un’importante aspettativa sulla serie: vincerà la squadra che saprà meglio costringere l’avversario a giocare secondo i propri tempi. Perché come recita il Weinberg [libro di testo di Relatività Generale, NdA], tutti i tempi sono giusti, ma alla fine se ne misura solo uno.

Faceoff: MakeItBetter vs Acefos

Pilastri dei rispettivi team, Alexandru Acefos Neatu e Samuel MakeItBetter Polakovic saranno personalità chiave nel definire lo scorrere della partita. “[I SMS] sono molto aggressivi, quindi riescono a punire squadre meccanicamente deboli. Questo non succederà contro di noi.”, dichiara MakeItBetter. Neppure il confronto con altri mid laner lo preoccupa: “Alcuni hanno una migliore fase di corsia, altri migliori late game, ma direi che in generale sono il migliore. Loro diranno lo stesso, quindi solo il tempo saprà dire di più.”.

Dissimula il top laner rumeno Acefos: “Se fino ad adesso abbiamo performato bene solo sulle composizioni da early game non vuol dire che non sappiamo giocare quelle da late.”. Contro di lui il veterano Mauno Beansu Talli, che Acefos non risparmia: “Penso che il suo tank meta sia ormai finito. E ho un paio di sorpresine preparate apposta per la semifinale, fino ad adesso abbiamo provato a far vedere meno del 30% delle nostre champion pool.”.


Stili diversi, giocatori diversi, opinioni diverse. Tutto si scontra in queste semifinali da non perdere per nessuna ragione al mondo.

E per i più nostalgici, da non dimenticare: grazie al reseeding, la finalissima del PG Nationals al Teatro Ciak potrebbe essere ancora una volta El Clasico, l’imperdibile Forge contro OutPlayed.

Succederà?

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