Immaginate di essere dei giocatori medi del MOBA più famoso e giocato di tutti i tempi, League of Legends. Frequentate assiduamente uno dei gruppi più popolosi di Facebook riguardanti quest’ultimo, quando dopo cinque anni di partecipazione attiva, avete la possibilità di avere trentasettemila persone in mano e con queste poter creare una community che avete sempre desiderato – o almeno provarci.

È  quello che è accaduto ad Agostino Dolce, moderatore del gruppo League of Legends Italia da ormai otto mesi dopo un cambio gestionale della community, avvenuta grazie ad alcuni membri stessi interessati a prendere in mano le redini del gruppo, ormai abbandonato a se stesso. Abbiamo scambiato quattro chiacchere per ben sviscerare come creare una community efficente, e la sua conseguente gestione, di un gioco internazionale come LoL.

Per cominciare: qual è lo scopo principale di League of Legends Italia?

Ciò che ritengo alla base per creare una community è la ricerca di altri giocatori per giocare e condividere partite insieme. Essendo League of Legends un gioco internazionale, vogliamo creare un punto di ritrovo completamente italiano in cui tutti si sentano benvenuti e liberi di postare ciò che vogliano.

Com’è strutturato il vostro network?

Il network del nostro gruppo è completamente gestito da noi moderatori; ci snodiamo in diverse piattaforme come Twitter e Instagram. Siamo anche su Twitch e abbiamo un gruppo di streamer affiliati. Pensiamo che la comunicazione sia fondamentale tra chi gestisce e i nostri utenti: per questo teniamo molto al network.

Sono 37.239 i membri nel gruppo in questo momento. Con quale atteggiamento vi ponete nei confronti di una così ampia utenza?

A parte seguire il regolamento, in cui il ban è considerato come soluzione finale, c’è sempre disponibilità garantita da parte di noi moderatori. Se l’utente è rispettoso, da parte nostra l’atteggiamento ‘friendly’ è automatico: siamo e sono fermamente convinto di poter aiutare la community, anche con un aiuto diretto.

Una domanda sorge spontanea, Agostino: Come vi approcciate alla famosa ‘tossicità’ che affligge questo bacino di giocatori da sempre?

Noi moderatori ci siamo posti e ci poniamo tutt’ora questa questione. Da quando abbiamo in mano questa community vediamo tutti i giorni gli stessi post, le stesse discussioni ‘salate’: è stato di fondamentale importanza un regolamento chiaro, che tendiamo a sottolineare ogni volta che se ne presenta l’occasione. Fondamentale anche il ruolo dei moderatori, che hanno tutti un atteggiamento professionale, con interventi diretti. E’ un lavoraccio, di situazioni del genere ne affrontiamo almeno una decina al giorno.

Subentra un nuovo moderatore: quale consiglio gli daresti per un lavoro efficace nel gruppo?

Scappa! A parte gli scherzi, prima di renderlo moderatore deve ben capire che nel gruppo ci si aiuta a vicenda, ed è richiesta la capacità nel mettersi nei panni degli altri. Deve considerarsi come un guardiano, una barriera: tutto ciò che è estremamente negativo deve essere ‘bloccato’, e da questo suo operato ne esca necessariamente qualcosa di buono. Deve avere un comportamento tale da farsi rispettare, ma allo stesso tempo da farsi voler bene dagli utenti del gruppo.

Avete dei progetti futuri?

Stiamo progettando di organizzare dei tornei interni. Dopo il successo avuto con il nostro primo progetto incentrato sul Cosplay e gestito interamente dai nuovi moderatori, siamo positivi sul fatto che molta gente s’interesserà. Staremo a vedere!