Abbiamo già parlato di come la sindrome da burnout impatta, nel mondo esportivo, sui giocatori professionisti.
L’ultimo episodio del podcast di Esport Pizza ha avuto un’ospite d’eccezione:
Paolo Bruniera, fisioterapista e osteopata
che partecipa attivamente nella scena esportiva italiana, con una ricerca attiva su tutto ciò che causa le problematiche fisiche dei gamer professionisti e come risolverle al meglio.
Burnout o Gaming Disorder?
L’argomento più affrontato è proprio questo, il Gaming Disorder: di cosa si tratta, quali sono le sue cause e rimedi per il recupero di una persona affetta da questo disturbo.
Il Gaming Disorder
Nel 2020, l’Organizzazione Mondiale della Sanità aggiungerà all’elenco delle patologie il Gaming Disorder, a causa dell’aumento vertiginoso di persone affette da questo tipo di dipendenza, sopratutto a livelli professionali.
Perché si definisce “Dipendenza”?
A livello puramente fisiologico, il Gaming Disorder nasce perché il gioco riesce a dare degli stimoli in tempi molto ristretti al cervello, che rilascia grandi quantità di dopamina, che volgarmente è considerato l’ormone del piacere.
Questo processo non si discosta da quello che accade nelle persone tossicodipendenti, causando assuefazione e molto spesso anche crisi di astinenza.
Sindrome da Burnout, la netta differenza
Mentre il burnout causa l’allontanamento del gamer dalla fonte di stress, spesso prendendo lunghe pause e sparendo dalla scena competitiva, chi è affetto da Gaming Disorder ha una sofferenza contraria: l’incapacità nel smettere di giocare, compromettendo non solo la salute fisica e le relazioni personali, ma anche le stesse prestazioni e quindi minando la propria carriera.
Rimedi
Giocare ai videogiochi non è diverso dal fare sport.
Essere gamer professionisti significa avere, o dover raggiungere, un’impostazione fisica che sia capace di reggere lo stress prolungato e prestazioni elevatissime.
Questo può accadere esclusivamente grazie a un allenamento che coinvolge non solo il gioco ma tutto l’essere: movimento fisico, alimentazione e il riposo sono i punti cardine per aumentare le performance e la qualità della vita del gamer.
Le figure professionali
In questo campo, chi cambia davvero le carte in gioco sono i professionisti che circondano la comunità di esportivi.
Figure professionali come fisioterapisti, psicologi e nutrizionisti sono essenziali per garantire il benessere dei gamer, un servizio che ogni casa videoludica che si definisce professionale dovrebbe assicurare ai suoi giocatori.
Ascolta l’intervista a Paolo Bruniera ⬇️