Fare il coach di League of legends non è facile, si sa. scambieremo quindi 4 chiacchiere con uno dei migliori coach italiani e (purtroppo) ex caster, per ora. Scopriremo quali sono i modi di allenare un team pro come il suo ormai ex team MOBA ROG e come affronterà la sua nuova avventura.

Ciao Marcello, presentati pure in breve

Ciao, sono Marcello Passuti in arte Ferakton e sono un caster in pensione anticipata che si occupa di fare il coach di League of Legends per il Team MOBA ROG.

Sei soddisfatto del tuo nuovo team?

Da coach, sono soddisfatto del team e dei singoli player. Sono convinto che tutti abbiano un enorme potenziale e che col tempo sarò in grado di tirarlo fuori.

Quanto lavoro ci è voluto per mettere in carreggiata questo nuovo team e quale è stata la parte più difficile?

Troppo lavoro. Credo che la parte più difficile sia stata il far incastrare 5 personalità molto diverse tra loro insieme.

Come bisogna lavorare quando si ha a che fare con 5 teste differenti? Le parole vanno pesate diversamente ?

È molto complesso da spiegare, parto da una baseline di rispetto e fiducia comune per ciascun player ove studio il loro comportamento e vedo di chi ci si possa fidare al 100%. Da lì ovviamente dipende il contesto, il periodo che un player sta attraversando e vedo quanto posso essere d’aiuto io come coach in ogni situazione.

Ovviamente si parla sempre di esseri umani, l’obiettivo è quello di mettere il giocatore a proprio agio con se stesso e il resto del team senza creare tensioni interne, oltre al fargli da mentore e insegnante.

Qual’ è il tuo obiettivo personale per il PG Nationals?

Credo che l’obiettivo di questo split sia di crescere il più possibile, la squadra è completamente rinnovata e con l’attuale competizione credo sia irrealistico pensare di vincere lo split. Mai dire mai, però.

Come vedi i team italiani in questa edizione del PG ?

Credo che il livello si sia alzato parecchio e che gli investimenti per le gaming house siano molto importanti per far crescere l’infrastruttura.

Tornerai mai a fare il caster o farai da coach al team MOBA per un lungo periodo?

La scelta di non castare non è d’origine mia personale, pertanto sì, spero di poter castare in futuro.

Quali sono le qualità per essere un “buon coach”?

Oddio, onestamente non saprei. Credo che oltre alla ovvia necessità di conoscere bene il gioco ed essere presente per il team, bisogna saper far parlare i player tra di loro, creare un continuo riciclo d’informazioni e feedback in maniera sana. In più avere il carisma per sapere trainare il tuo team in situazioni difficili e prenderti la responsabilità per loro in caso di fallimento.

Prendi mai spunto da altri coach/hai mai possibilità di confrontarti con i tuoi colleghi?

In passato è successo, in tempi recenti molto meno. Tendo sempre a prendere ispirazione dalle leghe estere (LEC, LCK, LPL) e a vedere come portare tutto ciò che vedo fuori qui in italia.

Quanto tempo bisogna dedicare al team per ottenere i risultati che desideri?

Tutto il possibile, ovviamente stare dietro al team 24 ore al giorno è molto complesso, tracciare i loro profili in soloq più eventuali smurf, dire cosa giocare, organizzare le scrim, allenare la squadra e fare varie VOD Review. Personalmente ho capito che ritagliarsi del tempo per se stessi è molto importante per avere il massimo della rendita ed evitare il così detto “burnout”, andare in palestra 4/5 volte a settimana, concedersi dei momenti in cui stacchi completamente dal gioco, è prezioso.

Quanto è importante per un coach poter vivere a stretto contatto con i propri player?

Trovo fondamentale il poter vivere a stretto contatto con i miei player. Sono consapevole che devo sempre mantenere un minimo di distacco personale con i player in quanto figura autoritaria di coach, ma mai essere assente.

Spesso i game vengono decisi già dalla fase di pick and ban, sei solo tu il coach che fa queste scelte o sei affiancato da uno staff?

Al momento mi ritrovo da solo durante la draft, in quanto gli spunti vengono presi non soltanto da me ma anche con l’aiuto dei giocatori. Poi fuori dal game ad influenzare le draft c’è il buon Paolo Quadri ad aiutare con le statistiche che ci servono e Zefi che fornisce un aiuto strepitoso alla squadra.

Un perfetto organigramma per un team di lol, da chi dovrebbe essere composto?

Nell’alto il team manager affiancato dall’head coach per quello che riguarda la parte organizzativa e di gestione dei giocatori. Sotto all’head coach ci sono l’head analyst che interagisce prevalentemente con il coach e l’assistant coach che aiuta il coach principale in tutte quelle funzioni che il coach principale non può ricoprire. Sotto a tutto il resto ci sono i player che, per quanto siano la materia prima, sono coloro che hanno bisogno di una giuda e di concentrarsi semplicemente sul gioco. Sopra a tutti quanti invece c’è il general manager e l’owner del team per ovvie ragioni.

Hai qualche programma per il tuo futuro o pensi di rimanere coach?

Personalmente mi piacerebbe molto continuare a commentare, la dedizione, passione per il commento e il gioco non se ne sono mai andate. Sono sempre stato attratto dal mondo dello streaming e videomaking quindi magari farò qualcosa al riguardo, ovviamente mentre continuo a fare il coach per il team.

Qualche giorno dopo l’intervista…

L’accostamento ai WLGaming Esports è solo un rumor?

Non posso confermare né negare. L’unica cosa che mi limiterò a dire è che ho lasciato il team MOBA per via di un’offerta irrifiutabile.

La tua scelta è correllata alle recenti prestazioni del team Moba?

La perfomance del team non c’entra con la mia scelta di allontanarmi dalla squadra. Penso che si siano visti dei progressi nei game contro i Q4G e SMS, sono ancora convinto che, nonostante la mia mancanza, ci sia ancora la possibilità playoffs.

Grazie a Ferakton per la sua disponibilità

Potete seguire coach Ferakton sui suoi principali social:

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